Per definizioni le ossessioni sono pensieri, immagini, fantasie, dubbi o ricordi che hanno le caratteristiche di essere ricorrenti, intrusive, persistenti e spiacevoli

Per far fronte al disagio cagionato dall'ossessione la persona cerca di combatterla attivamente cercando di scacciarla, di sostituirla con un altro pensiero, di razionalizzarla sia individualmente cha attraverso la socializzazione ad altri, o di impegnarsi in altre attività, ma proprio questo tentativo finisce per alimentare l'ossessione e quindi il fastidio e l'invasività. 

 

E' noto, infatti, che cercare di non pensare a qualcosa finisce proprio per farci pensare a questa ancora di più. Ne sono solo alcuni esempi il dubbio di poter commettere gesti auto lesivi o etero lesivi, il dubbio sulla propria identità di genere, la paura di essere stati contaminati, la preoccupazione costante di poter trasgredire norme in cui crediamo, o l'immagine ricorrente di eventi spiacevoli occorsi a noi o alle persone a noi care. 

 

Le tipiche ossessioni che solitamente sono sintomi del disturbo, sono:

  • ossessione di contaminazione: pensieri o immagini relativi al dubbio di poter essere entrato in contatto come sostanze ritenute pericolose
  • ossessioni superstiziose: pensieri o immagini relative ad eventi negativi che possono accadere a sé o ad altri in futuro qualora non si seguono certe regole o certi comportamenti o pensieri ridicolizzati.
  • ossessioni di danno: pensieri o immagini relative a potenziali danni a sé o ad altri, di tipo materiale, economico o emotivo, dovuti a proprie disattenzioni, leggerezze o mancanze che solitamente innescano compulsioni di controllo.
  • ossessioni aggressive: pensieri immagini o impulsi di far del male da persone care, come familiari bambini animali.
  • ossessioni autoadesive: pensieri immagini o impulsi di far del male a se stessi pur non desiderandolo, come uscire di strada con l'auto, gettarsi dalla finestra, accoltellarsi.
  • ossessioni di omosessualità: pensieri immagini fantasie o impulsi a contenuto omoerotico, che attivano nel soggetto eterosessuale il dubbio di poter essere un omosessuale latente.
  • ossessioni sulla propria relazione o di tradimento: dubbi sull'adeguatezza o meno dei propri partner e sul sentimento nei confronti di quest'ultimo; pensieri immagini fantasie o impulsi  erotizzati rivolti nei confronti di persone diverse dal proprio partner, che innescano nel soggetto il dubbio ossessivo di non essere innamorato di quest'ultimo.
  • ossessioni sessuali e di pedofilia: pensieri immagini fantasie o impulsi erotizzati rivolti nei confronti di oggetti sessuali sconvenienti, come bambini, animali.
  • ossessioni blasfeme: pensieri immagini a contenuto blasfemo come bestemmie, Insulti ai defunti, fantasie sessuali verso immagini sacre.

 

Ciò che caratterizza questo disturbo è il tentativo costante di avere tutto sotto controllo attraverso l’esercizio della ragione,ma poiché l'eccesso di controllo conduce alla perdita di controllo gli sforzi in questa direzione mandano il soggetto in crisi quando questi si scontra con qualcosa su cui non può esercitare la propria volontà: le emozioni, il partner, il futuro, il caso,le malattie.

Quindi da una parte abbiamo l’illusione di poter giungere  ad una certezza assoluta e rassicurante attraverso l’uso della ragione, la quale si scontra con il dubbio che l’incertezza della vita fa emergere, per cui si crea una spirale di dubbi che elicitano ragionamenti per fugarli i quali fanno sorgere altri dubbi per cui si entra nel paradosso del controllo che fa perdere il controllo.

Il tarlo ossessivo, essendo una sorta di perversione dell'intelligenza, tende a riprodursi più frequentemente di altre patologie mentali.

 

Dr. Tarroni, Psicoterapia Breve Strategica - Psicologo Bologna